Mirtillo
Il mirtillo è un piccolo arbusto che può raggiungere 40 cm di altezza, con fusto sotterraneo allungato e corteccia rossastra. I rami sono eretti, sottili, a loro volta molto ramificati, generalmente contorti, di colore verde. Le foglie sono brevemente picciolate, alterne, ovali, con apice acuto e margine seghettato. Il mirtillo nero, a differenza delle altre ericacee presenti in Europa, è l'unica specie caducifoglie. I fiori sono penduli e ricurvi verso il basso: la corolla ha la caratteristica forma urceolata, di colore verde tendente al rosso. Il frutto è una bacca bluastra con polpa rossa-violacea, contenente numerosi semi di colore giallo. I frutti maturano nei mesi di luglio e agosto.
NOME LATINO
Vaccinium myrtillus L.
FAMIGLIA
Ericaceae
ALTRO NOME
Mirtillo nero
NOME PATOIS
Loufie (Courmayeur), lôoufio (Valgrisenche), ambrocalla (Jovençan), ambroncallì (Etroubles), ambreucallì (Gignod), ambreucalle (Brissogne), ambreuquella (Verrayes), breuvàco (Pontey), broàco (Valtournenche), ambreuquella (Torgnon), breaco (Montjovet), breahco (Ayas), briaco (Challand-Saint-Anselme), brouacou (Champorcher), bloabé berrò (Gressoney), d'heitu (Issime).
Pianta: llioutréi (Cogne), brouvaquira (Pontboset), brouvatséira (Gaby), breuvassoïra (Fontainemore).
Frutto: llioutra (Cogne), brouvaco (Pontboset), brouòcou (Gaby), breuvaco (Fontainemore).
ETIMOLOGIA
Vaccinium deriva dal latino baccínium, letteralmente bacca, e si riferisce ai frutti che la pianta produce. L'epiteto specifico invece deriva "mýrtos" ovvero mirto, ed è probabilmente legato alla somiglianza della pianta di mirtillo con quella di mirto.
DIFFUSIONE
Il mirtillo nero cresce su suolo acido nei boschi, nelle brughiere, nei cespuglieti, all'interno dei pascoli, dove generalmente forma fitti popolamenti, da 1200 sino oltre 2800 m. In Valle d'Aosta è presente su tutto il territorio, da circa 500 sino ad oltre 2600 m.
PARTI UTILIZZATE
Foglie, frutti
ATTIVITA PRINCIPALI
Frutti: attività astringente, vasoprotettrice
Foglie: ipoglicemizzante, antisettica, astringente
IMPIEGO TERAPEUTICO
USO INTERNO
Frutti: coadiuvante nella terapia del diabete; microcircolazione capillare
Foglie: dispepsia (disturbo della digestione) cronica fermentativa, dispepsia del lattante
Foglie o frutti essiccati: diarrea, turbe della circolazione
USO ESTERNO
L'infuso viene utilizzato, come colluttorio e per gargarismi, nelle infiammazioni del cavo orale e delle prime vie aeree:gengiviti, angina, ecc...
Il succo, grazie al contenuto di antociani, ha attività disarrossante, antinfiammatoria, protettiva e lenitiva. Per questo viene utilizzato in colliri per le palpebre infiammate e nel trattamento di pelli acneiche.
PREPARAZIONI
FOGLIE
- Infuso
- Decotto
- Tintura
FRUTTI
- Decotto
- Tintura
- Vino
USI TRADIZIONALI IN VALLE D'AOSTA
Lo sciroppo ottenuto con il succo dei frutti, oppure la confettura, erano validi rimedi per combattere la dissenteria. Se ne assumevano 3 cucchiai. In alternativa si assumevano 2-3 cucchiai di grappa di mirtilli, mangiando insieme alcuni frutti rimasti a macerare nella grappa. L'infuso di foglie era assunto per i problemi di prostata.
Una tradizione sostiene che mangiare tanti mirtilli faccia bene alla vista.
COLTIVAZIONE
Il mirtillo nero, specie spontanea presente sui suoli acidi delle zone alpine, caratterizzato da una piccola taglia e da un piccolo calibro dei frutti, non è coltivato per la produzione di bacche destinate al commercio: generalmente sono coltivate specie di origine americana, caratterizzate da rami con portamento eretto, che possono raggiungere 2 m di altezza, e bacche dal calibro superiore. L'impianto è generalmente effettuato mettendo a dimora piante di due anni di età, precedentemente ottenute mediante talea e successivamente cresciute in vaso. Molto importante nella coltivazione del mirtillo è la gestione della coltura, in particolare la potatura, necessaria al fine di ottenere una buona produzione.